Presentazione di Antonio Tizzano (Presidente AISDUE)
Abbiamo deciso di varare anche per la nostra Associazione un blog permanente per riprendere un’utile esperienza fatta da quasi tutte le Associazioni e affini che abbiano un sito. Si tratta in effetti di pubblicare brevi commenti “a caldo” con una formula più snella e più veloce sia rispetto ad un articolo di rivista, sia anche rispetto ad un Post, senza escludere però che lo scritto diventi poi un articolo da pubblicare come Post o in una rivista.
Questo dovrebbe consentire di pubblicare più facilmente lavori brevi per formulare delle idee, lanciare una proposta, commentare una sentenza o un provvedimento normativo o amministrativo, proporre nuove interpretazioni, avanzare riserve su una prassi o lodarne l’efficacia, e così via, senza porsi i consueti problemi di “abbellimento” o di perfezionismo che si affrontano quando si ha un po’ di tempo per rifinire un lavoro.
Con il che non si vuole dire, naturalmente, che il commento non debba avere uno spessore scientifico e una compiutezza formale che lo rendano degno di apparire nella rubrica di un’Associazione che raccoglie i docenti di Diritto dell’Unione europea e quindi tiene a mantenere un livello per lo meno dignitoso delle pubblicazioni che ospita. Vuol dire solo che si può anche avere una reazione “a prima (e immediata) lettura”, e che questa reazione può tradursi in un breve commento che esamini la vicenda ed esprima un pensiero chiaro e compiuto su tutta o parte della stessa, senza dover necessariamente analizzarne tutti gli altri aspetti o rispondere a tutti i commenti o articoli sullo stesso tema, pur avendoli naturalmente presenti.
Il materiale per un breve scritto di certo non manca. L’Unione europea è, da questo punto di vista, un’autentica miniera di novità (v. ad es. la richiesta di 12 Stati membri di elevare un muro alle proprie frontiere interne e di farlo possibilmente anche con il contributo UE), di sorprese, belle o brutte, di cambiamenti, di incidenti, ecc., ma anche di una continuità di prassi istituzionale, di misure e sentenze che confermano i precedenti o – ma molto più raramente – che li rovesciano o comunque segnano una svolta o uno scarto inattesi (v., ad esempio, la sentenza della Corte costituzionale polacca dello scorso settembre).
Non dovrebbe quindi mancare materiale per giovani o meno giovani studiosi che vogliano cimentarsi in questo esercizio. Il varo della rubrica dei blog vuole essere per l’appunto uno stimolo in tal senso, perché essa offre ai nostri soci (ma anche a qualche gradito ospite) una sede utile e appropriata per contribuire ad alimentare il dibattito sulle nostre tematiche con brevi e rapidi (ma anche sapidi, perché no?) commenti, senza dover attendere la pubblicazione del fascicolo di una rivista e senza dover chiedere necessariamente ospitalità in altre sedi.
Né dovrebbero mancare gli “autori”, i “bloggisti”, visto l’elevato numero di studiosi iscritti alla nostra Associazione. Siamo sicuri che essi apprezzeranno l’iniziativa e vorranno dare il loro contributo al suo successo.
Restiamo dunque in attesa di vedere se i risultati saranno conformi alle nostre aspettative. Intanto, due commenti sono già arrivati: quello di Giacomo di Federico sulla ricordata sentenza polacca e quello di Giulia D’Agnone sulle misure cautelari ordinate dalla Corte di Giustizia. Speriamo di vederne arrivare ancora altri.