CHIARA GAMBINO, Riconoscimento di qualifiche professionali e partecipazione agli appalti negli Stati UE: qualche riflessione sull’impatto della Brexit

di Patrizia De Pasquale

Abstract (ITA)

L’Accordo sugli scambi commerciali e la cooperazione (Trade and Cooperation Agreement, TCA) che, a seguito della Brexit, è chiamato a regolare i rapporti tra Unione europea e Regno Unito si occupa di un’ampia gamma di settori, tra cui gli appalti pubblici. Il TCA contiene, infatti, specifiche disposizioni al riguardo, il cui intento è assicurare che le imprese UE possano partecipare, a condizioni di parità con gli operatori britannici, alle gare bandite nel Regno Unito, e viceversa. Il carattere parziale ed incompleto dell’Accordo sembrerebbe, tuttavia, destinato a far sorgere non trascurabili difficoltà in sede di applicazione. Particolarmente significative, in questo senso, si rivelano le pattuizioni concernenti la mobilità delle persone e, nello specifico, il riconoscimento delle qualifiche professionali. L’assenza, segnatamente, di una compiuta disciplina volta a favorire il reciproco riconoscimento delle qualifiche professionali è suscettibile, infatti, di ostacolare la realizzazione degli obiettivi sottesi alle summenzionate pattuizioni sugli appalti pubblici. Nell’ambito del presente lavoro, quindi, premessa una breve disamina degli impegni reciprocamente assunti dalle parti in materia di appalti pubblici ed una ricognizione del regime di riconoscimento delle qualifiche professionali applicabile ai rapporti di cui trattasi, ci si soffermerà sui potenziali riflessi delle predette lacune sull’operatività, in concreto, delle pattuizioni in materia di appalti pubblici, nell’ottica, infine, di esplorare la percorribilità ed i limiti di una soluzione interpretativa volta a preservare l’effetto utile di tale disciplina.

Abstract (ENG)

The Trade and Cooperation Agreement (TCA) which, following Brexit, regulates the relations between the EU and the UK, covers a wide range of areas and topics, including public procurement. The TCA contains, in fact, specific provisions in this regard, whose purpose is to ensure that EU companies can participate, on an equal footing with British operators, to tenders launched in the UK, and vice versa. The partial and incomplete nature of the Agreement, however, is likely to give rise to significant difficulties in its application. Particularly relevant, in this perspective, are the clauses of the Agreement concerning the mobility of persons and, more specifically, the recognition of professional qualifications. As a matter of fact, the absence of a comprehensive regulation aimed at fostering the mutual recognition of professional qualifications might hinder the achievement of the objectives underlying the aforementioned arrangements concerning public procurement. This paper, therefore, after a brief examination of the commitments entered into by the parties in the field of public contracts as well as an overview of the regime applicable to the recognition of professional qualifications, will focus on the potential effects of the aforementioned shortcomings on the operation of the Agreement in the field of public contracts, with a view to exploring the feasibility and limits of an interpretative solution of such rules aimed at preserving their ‘effet utile’.

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