GIOVANNI MASTROIANNI, Il DDL Spazio italiano: le nuove governance, il dubbio sulla disciplina dei voli sub orbitali e l’allontanamento dal modello USA

di Patrizia De Pasquale

Abstract (ITA)

Viviamo in piena era di Space Economy, caratterizzata dal fondamentale apporto dei privati all’esplorazione, ricerca ed utilizzo commerciale dell’ambiente spaziale. In tale contesto gli Stati che si dotano di leggi spaziali ad hoc aumentano l’attrattività per gli imprenditori che pretendono regole chiare, certe e burocratizzate al minimo, così come avviene negli USA, paese che storicamente detta le direttrici tecniche, economiche e relazionali, in quanto pioniere e leader mondiale nell’intero settore. Nell’ambito di un contesto europeo chiamato ad esercitare sempre maggiori e più estese competenze, a fronte anche di rinnovate esigenze di politica estera e difesa comune, con il DDL del 20/06/2024, il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge recante Disposizioni in materia di economia dello spazio, a mezzo del quale l’Italia intende rivendicare il suo storico ruolo di settore, disciplinandolo in modo organico, offrendo un modello normativo che apre a nuove scenari di governance partecipata e dove l’iter autorizzatorio coinvolge, oltre all’Autorità di riferimento indicata nel Presidente del Consiglio dei ministri, altri enti e soggetti come l’ASI ed il COMINT, differentemente da quanto accade negli USA che, tramite l’unico ufficio FAA/Ast, autorizza le varie attività spaziali, tra cui i voli sub orbitali con partecipanti a bordo, che nel DDL non vengono esplicitamente richiamati, seppur già disciplinati dall’ENAC. Anche in tal caso, ed in attesa della preannunciata evoluzione normativa europea, il DDL Spazio, traccia una direttrice in parziale discontinuità con l’esperienza USA, che se confermata renderà necessario ridefinire gli assetti convenzionali e partecipativi con il primo attore mondiale del settore, anche con riferimento al più gravoso regime delle responsabilità delle parti direttamente coinvolte e “partecipanti”, che esclude l’applicabilità del “waiver of liability agreement” (accordo di liberatoria), che nell’esperienza statunitense rappresenta ad oggi un fattore irrinunciabile per ogni operatore. Nelle considerazioni e conclusioni finali che si rassegnano, si auspica di poter contribuire ad una proficua riflessione sul futuro quadro normativo per le attività spaziali sia nazionali che internazionali, con specifico riguardo al trasposto spaziale sub orbitale di persone, e così favorire il migliore apporto delle istituzioni preposte e delle imprese interessate.

Abstract (ENG)

We live in the midst of the Space Economy era, characterized by the fundamental contribution of private individuals to the exploration, research and commercial use of the space environment. In this context, States that adopt ad hoc spatial laws increase the attractiveness for entrepreneurs who demand clear, certain and minimally bureaucratic rules, as happens in the USA, a country that historically dictates the technical, economic and relational guidelines, in as a pioneer and world leader in the entire sector. In the context of a European context called to exercise ever greater and more extensive competences, also in the face of renewed foreign policy and common defense needs, with the DDL of 20 June 2024, the Council of Ministers approved the draft law containing Provisions on space economy, through which Italy intends to reclaim its historic role as a sector, regulating it in an organic way, offering a regulatory model that opens up to new scenarios of participatory governance and where the authorization process involves, in addition to the reference Authority indicated in the President of the Council of Ministers, other bodies and subjects such as ASI and COMINT, unlike what happens in the USA which, through the single FAA/Ast office, authorizes the various space activities, including sub-orbital flights with participants on board, which are not explicitly mentioned in the DDL, although already regulated by ENAC. Even in this case, and pending the announced European regulatory evolution, the Space DDL outlines a direction in partial discontinuity with the US experience, which if confirmed will make it necessary to redefine the conventional and participatory structures with the leading global player in the sector, also with reference to the more onerous regime of responsibilities of the parties directly involved and “participants”, which excludes the applicability of the “waiver of liability agreement”, which in the US experience currently represents an indispensable factor for every operator. In the final considerations and conclusions that are resigned, it is hoped to be able to contribute to a fruitful reflection on the future regulatory framework for both national and international space activities, with specific regard to the sub-orbital space transport of people, and thus encourage the best contribution of the Institutions responsible and interested companies.

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