ALESSANDRO BARAZZA, Children of the Western World? La nozione di “particolare gruppo sociale” tra questioni di genere, identità ed età al vaglio della CGUE in C-646/21 K e L c. Staatsecretaris van Justitie en Veiligheid
Abstract (ITA)
Nella sentenza in causa C-646/21, la Corte di giustizia torna a pronunciarsi sulla nozione di “particolare gruppo sociale”, quale condizione per la concessione della protezione internazionale. Nell’interpretare questa nozione con riferimento a due richiedenti asilo minorenni di sesso femminile, la Corte conclude che le donne e le ragazze che hanno maturato un’effettiva identificazione nel valore della parità di genere sono idonee ad essere riconosciute come membri di un particolare gruppo sociale e, quindi, come rifugiate. La CGUE riafferma altresì come gli Stati membri siano tenuti a garantire il pieno rispetto del principio di superiore interesse del minore ogni qualvolta gestiscano richieste di protezione internazionale da parte di soggetti minorenni. Ciò implica, segnatamente, la necessità di procedere ad un esame individuale dell’interesse concreto del singolo minore coinvolto, valutando tutte le molteplici dimensioni che il principio incarna. La sentenza conferma in definitiva lo sforzo della Corte di rileggere l’intera disciplina della protezione internazionale in un’ottica sensibile al genere, anche alla luce della recente adesione dell’Unione alla Convenzione di Istanbul. Uno sforzo che, sebbene necessiti di essere ulteriormente affinato, rappresenta indubbiamente uno sviluppo positivo nell’ambito del diritto UE dell’immigrazione e dell’asilo.
Abstract (ENG)
In its judgement in case C-646/21, the Court of Justice deals with the notion of “particular social group” as a condition for granting refugee status. In interpreting the notion with reference to two female minors, the Court concludes that women and girls who have developed an effective identification with the value of gender equality are eligible for recognition as members of a particular social group and, hence, as refugees. The CJEU also reaffirms the obligation of member states to fully comply with the principle of the best interests of the child whenever they handle applications for international protection from minors. This implies, in particular, the need to assess the concrete best interest of the child involved, assessing all the multiple dimensions that the principle involves. The judgement ultimately confirms the Court’s effort to re-read the entire subject matter of international protection from a gender-sensitive perspective, also in light of the Union’s recent accession to the Istanbul Convention. Despite the need for further refinement, this effort is undoubtedly a positive development in the context of EU asylum law.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.
ALESSANDRO BARAZZA, Children of the Western World? La nozione di “particolare gruppo sociale” tra questioni di genere, identità ed età al vaglio della CGUE in C-646/21 K e L c. Staatsecretaris van Justitie en Veiligheid
Abstract (ITA)
Nella sentenza in causa C-646/21, la Corte di giustizia torna a pronunciarsi sulla nozione di “particolare gruppo sociale”, quale condizione per la concessione della protezione internazionale. Nell’interpretare questa nozione con riferimento a due richiedenti asilo minorenni di sesso femminile, la Corte conclude che le donne e le ragazze che hanno maturato un’effettiva identificazione nel valore della parità di genere sono idonee ad essere riconosciute come membri di un particolare gruppo sociale e, quindi, come rifugiate. La CGUE riafferma altresì come gli Stati membri siano tenuti a garantire il pieno rispetto del principio di superiore interesse del minore ogni qualvolta gestiscano richieste di protezione internazionale da parte di soggetti minorenni. Ciò implica, segnatamente, la necessità di procedere ad un esame individuale dell’interesse concreto del singolo minore coinvolto, valutando tutte le molteplici dimensioni che il principio incarna. La sentenza conferma in definitiva lo sforzo della Corte di rileggere l’intera disciplina della protezione internazionale in un’ottica sensibile al genere, anche alla luce della recente adesione dell’Unione alla Convenzione di Istanbul. Uno sforzo che, sebbene necessiti di essere ulteriormente affinato, rappresenta indubbiamente uno sviluppo positivo nell’ambito del diritto UE dell’immigrazione e dell’asilo.
Abstract (ENG)
In its judgement in case C-646/21, the Court of Justice deals with the notion of “particular social group” as a condition for granting refugee status. In interpreting the notion with reference to two female minors, the Court concludes that women and girls who have developed an effective identification with the value of gender equality are eligible for recognition as members of a particular social group and, hence, as refugees. The CJEU also reaffirms the obligation of member states to fully comply with the principle of the best interests of the child whenever they handle applications for international protection from minors. This implies, in particular, the need to assess the concrete best interest of the child involved, assessing all the multiple dimensions that the principle involves. The judgement ultimately confirms the Court’s effort to re-read the entire subject matter of international protection from a gender-sensitive perspective, also in light of the Union’s recent accession to the Istanbul Convention. Despite the need for further refinement, this effort is undoubtedly a positive development in the context of EU asylum law.
DOWNLOAD IN FORMATO PDF
Presentazione di Antonio Tizzano
Presentazione di Antonio Tizzano
II Incontro giovani studiosi AISDUE-DPCE – “L’allargamento dell’Unione: prospettive e sfide. Profili di diritto dell’Unione europea e di diritto comparato”, Gorizia – 27/28 novembre 2025 – Programma definitivo
Call for papers – VI ed. dell’Incontro fra i giovani studiosi del Diritto dell’Unione europea: “La competitività dell’Unione europea nei rapporti con gli Stati terzi”, Firenze – 4 maggio 2026
Rivista “Quaderni AISDUE” – fasc. n. 2/2025
Rivista “Quaderni AISDUE” – fasc. n. 1/2025
Conference AFÉE-AISDUE – “Le role du juge national dans la procedure prejudicielle” – Présentation du volume : « Le renvoi préjudiciel », sous la direction de Fabio Ferraro et Celestina Iannone (éditions Bruylant, 2023) – 29 novembre 2024 – Registrazione Youtube
Giornata di studio in memoria del Prof. Tesauro – Le recenti novità in materia di rinvio pregiudiziale, Napoli – 15 novembre 2024 – Registrazione Youtube
.