Abstract (ITA)
Con una pronuncia dell’aprile 2024, la Corte di giustizia dell’Unione riconosce e risolve un vacuum nella norma sugli accordi internazionali dell’Unione (art. 218 TFUE) riconoscendo alla Commissione il potere di apporre materialmente la firma a simili accordi, una volta che quest’ultima sia stata autorizzata dal Consiglio. La sentenza non risolve tuttavia alcuni profili problematici emergenti dalla controversia: tra questi, quello inerente alla possibilità che l’apposizione della firma di accordi dell’Unione sia esercitata anche da rappresentanti dell’Unione che operano nelle delegazioni di quest’ultima presso Stati terzi e quello concernente la distinzione tra parafatura e firma degli accordi internazionali.
Abstract (ENG)
With an April 2024 ruling, the Court of Justice of the EU recognizes and settles a gap in the EU’s rules on international agreements (Article 218 TFEU) by granting the Commission the power to sign such agreements, once it has been allowed to do so by the Council. However, the judgment does not resolve some issues emerging from the dispute: among these, the one concerning the possibility that the signature of EU agreements is also exercised by representatives of the Union operating in the latter’s delegations to third countries and the one concerning the distinction between “initialing” and signature of international agreements.




