Abstract (ITA)
La transizione verso una mobilità – anche urbana – sostenibile ha incaricato i “pianificatori”, ossia gli enti locali, di un ruolo strategico. L’articolo focalizza quindi la propria attenzione sui pianificatori e, con essi, sulle città da questi governate. A tal fine, l’articolo prende le mosse da un’analisi storica delle trasformazioni che hanno determinato l’attuale aspetto delle città e, quindi, il funzionamento della mobilità, che costituisce una variabile interdipendente rispetto ad esso. In particolare, l’enfasi è posta sull’effetto deflagrante della crisi climatica che, unitamente alla riscoperta sensibilità verso la tutela ambientale, ha imposto un mutamento paradigmatico nell’approccio alla pianificazione urbana ed ai trasporti. Di tal che, è oggetto di approfondimento l’evoluzione del quadro giuridico e politico europeo in materia, partendo dalla Conferenza “Better Town with Less Traffic” del 1975 per arrivare fino al “Green Deal” e alla più recente normativa sui Piani Urbani di Mobilità Sostenibile, che costituiscono oggi una chiave di volta allo scopo dell’implementazione delle politiche di mobilità urbana sostenibile. Il contesto così delineato sottende quindi una concezione logico-giuridica che mette le città al centro: le città non più come meri beneficiari delle politiche europee, ma, al contrario, come attori centrali nella cornice di una governance multilivello fondata sui principi di sussidiarietà e prossimità. Tratti a sintesi gli anzidetti rilievi, il contributo propone una riflessione critica sull’esigenza – indifferibile – di valorizzare il ruolo degli enti locali nella co-costruzione delle politiche di sostenibilità.
Abstract (ENG)
The transition toward sustainable — including urban — mobility has assigned a strategic role to “planners,” that is, local authorities. Accordingly, this article focuses on planners and, with them, on the cities they govern. It begins with a historical analysis of the transformations that have shaped the current configuration of urban spaces and, consequently, the functioning of mobility, which stands as an interdependent variable. Particular emphasis is placed on the disruptive effect of the climate crisis which, together with the renewed awareness of environmental protection, has triggered a paradigmatic shift in the approach to urban and transport planning. The article examines the evolution of the European legal and policy framework in this field — from the 1975 “Better Towns with Less Traffic” Conference to the “Green Deal” and the most recent regulations on Sustainable Urban Mobility Plans (SUMPs), which today represent a key tool for implementing sustainable urban mobility policies. The scenario thus outlined reflects a legal and conceptual framework that places cities at the center — not merely as passive recipients of European policies, but as active, central players within a multilevel governance system based on the principles of subsidiarity and proximity. Drawing these threads together, the article offers a critical reflection on the urgent need to enhance the role of local authorities in the co-construction of sustainability policies.




