La monografia analizza uno degli aspetti chiave nella regolazione del rapporto tra diritto dell’Unione europea e diritto internazionale, cioè la modalità di risoluzione dei conflitti tra norme di diritto dell’Unione primarie o secondarie e norme contenute in accordi internazionali “preesistenti”, ossia conclusi dagli Stati membri dell’Unione europea con Stati terzi anteriormente al 1° gennaio 1958 o, per gli Stati aderenti, anteriormente alla data della loro adesione. In particolare, il volume si concentra innanzitutto sulla figura dell’Unione europea come attrice della scena internazionale e come protagonista nella formazione e nell’applicazione delle regole di diritto internazionale generale sui trattati come codificate dalla Convenzione di Vienna del 1969. L’attenzione è più in dettaglio rivolta all’art. 30 di tale Convenzione, in quanto esso codifica i principi poi riconosciuti nell’ordinamento dell’Unione europea tramite l’art. 351 TFUE, contenente una regola propria di tale ordinamento in materia di conflitti tra trattati. Di questa regola ne viene studiata la genesi, le caratteristiche e la portata applicativa. Infine, ci si interroga sulla possibilità di applicare l’art. 351 TFUE oltre i limiti temporali in esso fissati. Tale aspetto è analizzato dapprima dal punto di vista teorico e poi dal punto di vista pratico, assumendo come esempio il caso dei Trattati bilaterali di investimento conclusi dagli Stati membri con Stati terzi tra il 1958 e il 2009. Tale analisi serve da base per poi trarre più ampie conclusioni in merito all’attuale assetto nel campo della risoluzione dei conflitti tra diritto dell’Unione e accordi stipulati dagli Stati membri con Stati terzi dopo il 1º gennaio 1958 o, per gli Stati aderenti, dopo la data della loro adesione ma prima che l’Unione diventi competente nella materia oggetto dell’accordo.
CLAUDIA MASSA, Gli accordi internazionali preesistenti tra Stati membri e Stati terzi nell’ordinamento dell’Unione europea, Napoli, 2024, 251 pagine
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