FRANCESCO LIGUORI, Il principio di mutuo riconoscimento nell’ambito della cooperazione giudiziaria in materia penale: le condizioni di ammissibilità dell’Ordine europeo di indagine penale

di Patrizia De Pasquale

Abstract (ITA)

Il presente lavoro intende esaminare una possibile ipotesi di inesatta applicazione della disciplina stabilita dalla direttiva OEI, concentrandosi, in particolare, sulla valutazione che l’organo giurisdizionale dello Stato di emissione deve effettuare per verificare il rispetto dei criteri di proporzionalità ed equivalenza. L’analisi è stata condotta alla luce dei recenti sviluppi accaduti nella prassi, e più nello specifico di una questione pregiudiziale attualmente pendente dinanzi alla Corte di giustizia. In effetti, nell’ambito della procedura attiva dell’OEI, assume preminente rilevanza la valutazione delle condizioni di emissione che le autorità dello Stato di emissione deve effettuare ai sensi dell’art. 6, par. 1, della direttiva, prima di sottoporre l’OEI all’autorità dello Stato di esecuzione. In questo contesto appare necessario comprendere se una simile valutazione debba tenere conto solamente della tipologia di atto di indagine richiesto in quanto tale, oppure se vadano considerate anche le specifiche modalità investigative che le autorità dello Stato di esecuzione ha adottato o dovrà adottare. L’articolo è suddiviso in due parti: la prima sezione volta a esaminare la disciplina stabilita dalla direttiva e le problematiche che essa sembra sollevare in astratto; la seconda parte dedicata alle questioni che una simile procedura causa in concreto, alla luce delle recenti conclusioni dell’Avvocato generale Ćapeta nel rinvio pregiudiziale disposto dal Staatsanwaltschaft Berlin.

Abstract (ENG)

The purpose of this paper is to examine a specific case of misapplication of the rules set out in the EIO Directive, focusing on situations where the issuing court fails to comply with the criteria of proportionality and equivalence. This analysis is carried out in the light of recent practical events, in particular in the context of a preliminary ruling pending before the Court of Justice. The study aims to investigate a key aspect of the European investigation order procedure – the assessment of the admissibility conditions by the issuing authorities – and to test whether such an assessment should consider only the requested investigative measure ex se, or also the specific investigation tools adopted or to be adopted by the executing State. The discussion is structured in two parts: an analysis of the legal framework and theoretical challenges of the EIO Directive, and an overview of practical issues arising from the EIO Directive based on the Opinion of Advocate General Ćapeta delivered in case Staatsanwaltschaft Berlin.

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