ABSTRACT – Nella sentenza WS del 16 gennaio 2024, la Corte di giustizia dell’Unione europea si è avvalsa per la prima volta della Convenzione di Istanbul, chiarendo le condizioni di riconoscimento dello status di rifugiato in caso di donne vittime di violenza di genere e di violenza domestica. Riconoscendo la Convenzione di Istanbul quale “Trattato pertinente” ai sensi dell’articolo 78, par. 1, TFUE, la Corte ha fornito un’interpretazione della direttiva 2011/95 conforme alla presente convenzione, sebbene la Bulgaria – Stato membro della giurisdizione di rinvio – non l’abbia ratificata. Il presente contributo si propone di chiarire il modo in cui la Convenzione di Istanbul produce taluni effetti giuridici nell’ordinamento dell’Unione e negli ordinamenti degli Stati membri, anche in mancanza di ratifica da parte di quest’ultimi.