MARTINA PREVIATELLO, L’obbligo di leale cooperazione tra autorità nazionali garanti della concorrenza e autorità di controllo istituite dal RGPD nella sentenza Meta Platforms e a.

ABSTRACT – Nella sentenza Meta Platforms e a., del 4 luglio 2023, la Corte di giustizia riconosce in capo alle autorità nazionali garanti della concorrenza il potere di constatare, nell’ambito dell’esame di un abuso di posizione dominante, la non conformità con il RGPD delle condizioni generali d’uso di un’impresa relative al trattamento dei dati personali, qualora tale constatazione sia funzionale all’accertamento dell’abuso. In assenza di una disciplina specifica nei rilevanti atti di diritto derivato, la Corte ha desunto taluni obblighi di collaborazione e di coordinamento direttamente dal principio di leale collaborazione, previsto dall’art. 4, par. 3, TUE. Autorità amministrative, che hanno compiti distinti e perseguono obiettivi diversi, devono cooperare tra loro al fine di garantire, da un lato, l’effettiva applicazione del diritto della concorrenza dell’Unione e, dall’altro, la coerenza del sistema di protezione dei dati personali istituito dal RGPD. Il contributo si propone di sottolineare le innovazioni introdotte dalla sentenza in commento rispetto al diritto vigente. Inoltre, esso intende chiarire in che modo il principio di leale collaborazione incide sui rapporti tra queste autorità, riservando un ruolo centrale alle autorità di controllo istituite dal reg. 2016/679, in quanto autorità specificamente preposte a controllarne l’applicazione e ad assicurarne il rispetto. Come si dirà, una simile ricostruzione non rileva soltanto sul piano procedurale, ma presenta altresì implicazioni di carattere sostanziale.

DOWNLOAD IN FORMATO PDF

Lascia un commento

BLOGDUE | Il blog dell'AISDUE - Associazione Italiana Studiosi di Diritto dell'Unione Europea

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More

Privacy & Cookies Policy