ABSTRACT – Il contributo analizza il potenziale apporto del diritto dell’Unione europea alla soluzione di controversie territoriali tra Stati membri, con particolare riguardo alla controversia che coinvolge l’Italia e la Francia relativamente alla sovranità territoriale sulla vetta del Monte Bianco. L’analisi proposta prende le mosse dalla recente pronuncia della Corte di giustizia nella causa Slovenia c. Croazia per dimostrare che tale precedente non preclude alla possibilità che gli istituti del diritto dell’Unione europea offrano strumenti utili alla risoluzione di controversie come quella relativa alla vetta del Monte Bianco. Da un lato, gli autori intendono dimostrare che una simile disputa integra i requisiti per l’applicabilità dell’art. 273 TFUE, tale per cui l’Italia e la Francia potrebbero addivenire ad un compromesso per devolvere alla Corte di giustizia la soluzione della controversia. Dall’altro lato, alcuni strumenti di diritto UE – quali il Gruppo europeo di cooperazione territoriale e la potenziale attribuzione del Marchio del patrimonio europeo – potrebbero rafforzare la cooperazione tra gli Stati coinvolti nella gestione di tale territorio, così come valorizzare la sua identità europea Tali soluzioni avrebbero il merito di evitare nuove iniziative unilaterali da parte francese e italiana e, soprattutto, di superare la controversia territoriale mediante il riconoscimento della vetta del Monte Bianco quale sito transnazionale europeo.
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* Il presente scritto costituisce il frutto di ulteriori e condivise riflessioni degli autori rispetto a quelle espresse, in M. Vellano, L. Grossio, Il contributo dell’Unione europea alla soluzione delle controversie territoriali tra Stati membri: il caso del Monte Bianco, in R. Louvin, M. Vellano (a cura di), Monte Bianco – La montagna senza confini, Milano, 2024, p. 57 ss. Michele Vellano ha redatto i parr. 4 e 5, mentre i parr. 1 e 2 vanno attribuiti a Lorenzo Grossio. Il par. 3 è stato redatto congiuntamente dagli autori.