PAOLO IANNUCCELLI, La sentenza Randstad, ovvero la Corte di giustizia si accontenta (apparentemente) di fare l’arbitro in casa sua

SOMMARIO: 1. Introduzione. Richiamo semplificato della complessa vicenda Randstad. – 2. Il ragionamento della Corte di giustizia. – 3. Alcune prime riflessioni. a) Il riparto di giurisdizione disegnato dalla Corte costituzionale è conforme all’art. 19 TUE. b) Eppure, la Corte di Cassazione ha ragione: il Consiglio di Stato ha violato il diritto dell’Unione. c) Pur con tutti i rimedi possibili, non si può prescindere dal rinvio pregiudiziale. d) C’è tempo per i contro-limiti. – 4. Conclusioni. Nel dialogo a quattro, chi resta invischiato è il quinto.

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1 commento

francesco munari 14 Febbraio 2022 - 12:47

Bravo Paolo!
Blog interessantisimo e del tutto condivisibile
Francesco

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