SOMMARIO: 1. Il caso OPAL relativo all’utilizzazione del gasdotto Nord Stream 1 e le pronunce dei giudici comunitari sul rispetto del principio di solidarietà energetica da parte della Commissione. – 2. Segue: l’importanza del risultato raggiunto da dette pronunce con riferimento all’obiettivo di subordinare deroghe all’accesso di terzi a nuove strutture alla condizione che queste aumentino la concorrenza e rinvigoriscano la sicurezza degli approvvigionamenti. – 3. L’intervento della Russia in Ucraina, le reazioni politiche dell’Unione e l’incidenza da esse avute sull’esercizio dei poteri della Commissione e delle autorità di regolamentazione dell’energia nazionali. – 4. Segue: la collocazione dell’Unione in un più ampio contesto internazionale e la corsa ad un’intensificazione della collaborazione con Paesi diversi dalla Russia. – 5. L’obbligo dell’Unione e dei suoi Stati membri di continuare a gestire la politica energetica anche nei rapporti con Stati terzi in sintonia con il principio di attiva solidarietà stabilito dal Tribunale e dalla Corte.
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